Ci definiamo “famiglia spirituale” per sottolineare lo spirito di collaborazione, ben visibile anche dall’esterno, tra i diversi carismi che ci compongono. Nell’apostolato desideriamo agire come una famiglia spirituale per contribuire a fortificare lo spirito familiare in tutta la Chiesa.
Del “Santissimo Sangue” perché vogliamo indicare la fonte dalla quale attingiamo la forza per la vita e l’attività: il Sangue di Gesù Crocifisso.
In breve:
L’unità familiare per la forza del Sangue di Cristo è il nostro compito e dono.
...Se desiderate essere un calice che contiene e dispensa il Sangue del Redentore, allora continuate a vivere l’Eucaristia. Sfruttate ogni opportunità per raccogliere vino nel vostro cuore, goccia dopo goccia, momento dopo momento. Non vi preoccupate di sapere se il vino è dolce o secco. Ciò che importa è la trasformazione, il sacrificio, la presenza del Sangue redentivo di Cristo.
State ai piedi della Croce con Maria, pronti a perdere ogni cosa, non permettete che una singola goccia del Sangue Prezioso che sgorga dal Costato di Cristo non trovi posto nel vostro cuore e non venga offerto al Padre con amore fiducioso!
Non vi viene chiesto di cambiare il mondo. Ciò che rimane nel calice è dolce o amaro anche dopo che è stato trasformato in Sangue di Cristo. Non si devono risolvere tutti i problemi perché il mondo sia salvo. Ciò di cui il mondo ha bisogno è la redenzione.
Perciò, celebrate l’Eucaristia vivendola. Siate calice vivente senza parlarne. Maria ai piedi della Croce non ha parlato. Basta che siate presenti con fede ovunque Cristo sta sanguinando sulla Croce per l’umanità. Rimanete lì col cuore pieno di amore, come la madre di Gesù.
Ogni volta che ricevete il Sangue di Gesù. Ogni volta che rimarrete in costante adorazione, ogni volta che sopporterete il dolore in silenzio estendendo agli altri il vostro amore, allora la gente busserà alla vostra porta perché percepiranno in voi la presenza di Maria, la presenza di una madre.
La gente cerca Dio, brama l’amore di Dio, continua a ricevere questo amore attraverso il Sangue di Cristo, ai piedi della Croce. Tenete per voi il dolore, ma garantite agli altri la luce così conquistata, perché gli altri, a loro volta, ne scoprano la sorgente ed imparino ad apprezzare e ad amare la Croce.
Siate un calice vivente, cercando di essere Maria. Siate una continua comunione, una “fonte di misericordia”. Così porterete la redenzione agli altri e contribuirete a stabilire l’unità, perché in ogni occasione darete loro Dio, che è l’Amore.
(P. Winfried Wermter CO)
"...il preziosissimo Sangue di Nostro Signore è sempre stato oggetto di una speciale attenzione da parte di tutti i Santi; esso è scuola di santità, di giustizia, di amore.
Il Sangue di Cristo non è soltanto espiazione del peccato, non è solo giustizia riparatrice, ma è anche e ancor più manifestazione di un Amore infinito e misericordioso. Non ristabilisce soltanto la dignità dell’uomo compromessa dal peccato, ma innalza anche l’uomo alla “partecipazione della natura divina”.
Non cessate mai, cari fratelli e sorelle, di approfondire questo Mistero di giustizia e di amore: diffondetelo nel mondo intero!"
S. Giovanni Paolo II, 22.10.1986